Il Comune di Taranto, in un progetto
dedicato all’imprenditoria artigianale femminile, ha organizzato
da Gennaio a Maggio degli eventi chiamati “Mercatino
dell’artigianato
creativo” in cui io, insieme a decine di altre artiste, esponevo
i miei lavori. Siccome il programma aveva gia’ all’attivo
delle espositrici di decoupage sono entrata nel progetto con uno
stile ben preciso, il decoupage etnico, i miei lavori erano tutti
improntati sullo stile etnico, con costanti richiami all’Africa,
al pellame degli animali della savana, con solo qualche eccezione
per oggettistica in stile Cinese.
E’ stata un’esperienza
meravigliosa, ricca di insegnamenti e di sorprese, durante la quale
mi sono divertita, tanto malgrado la fatica non indifferente. Gli
stand che il Comune ci metteva a disposizione erano delle splendide
casette in legno, una scelta perfetta per creare un clima “artigianale”.
A noi il compito di allestirli ed inserire nel modo migliore le
nostre creazioni. Allestire lo stand era una faticaccia, mi toccava
portarmi dietro piante e tende e tavolini oltre ovviamente a scatoloni
e scatoloni pieni dei miei lavori. L’allestimento e la sistemazione
dell’esposizione normalmente mi portava via un’oretta
ma alla fine il risultato era davvero simpatico.

I mercatini duravano tre giorni,
il venerdi’ e sabato solo il pomeriggio e la domenica tutta
la giornata, dalle nove del mattino sino alle nove di sera, anche
se il flusso di gente era prevalentemente la domenica. Ovviamente
non ero solo, sia nell’allestimento che durante la maggior
parte del tempo del mercatino, a darmi una mano c’erano (per
fortuna) i miei fratelli, mia cognata e mia madre. Mi aiutavano
a montare, mi davano il cambio quando andavo al bar per una pausa
caffe’, mi aiutavano quando c’erano piu’ clienti
nello stand.
La cosa che ho apprezzato molto
di questa esperienza e’ l’atmosfera che si creava in
quei tre giorni con le altre espositrici, un’atmosfera di
complicita’ e collaborazione, ci si aiutava a vicenda, ci
si prestava gli attrezzi, si davano e si chiedevano consigli.
Non potro’ mai dimenticare
la mia prima vendita, e’ stato emozionante, avevo timore
di non farcela, in fondo in fondo temevo di non vendere nulla… poi
il primo acquirente e a ruota il secondo, il terzo e via dicendo.
Ho ricevuto tantissimi complimenti, gente che passava davanti allo
stand e si fermava stupita a guardare i miei lavori, che mi chiedeva
consigli e spiegazioni, bambini che facevano i capricci perche’ volevano
che i genitori gli acquistassero uno dei miei quadretti.
La vendita che mi rimarra’ nel
cuore, oltre la prima ovviamente, e’ quella di una signora
che entro’ nel mio stand, guardava tutto, toccava tutto,
si vedeva che era colpita dai lavori esposti. Alla fine decise
di acquistare un vassoio in stile cinese, una piccola cassettiera
ed un bauletto. Solo dopo aver pagato mi rivelo essere una Professoressa
d’arte dell’Universita’ di Barcellona e che gli
oggetti appena acquistati sarebbero stati esposti nella sua Universita’!
Inutile dirvi quanto questa cosa mi abbia emozionata!!!
Alla fine di tutto posso solo trarre
le mie conclusioni: e’ stata un’esperienza meravigliosa,
emozionante, incredibile. Ed ovviamente consiglio a tutte voi,
se ne avrete la possibilita’, di provarci, di partecipare
ai mercatini, di mettervi in piazza a contatto diretto con la gente!
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